lunedì 30 marzo 2009

TENEBRE

Quando tutto si dissolve nelle tenebre il mondo diventa più bello, perchè lì spariscono i nostri peccati e i nostri segreti, i problemi spariscono e vengono sepolti nel buio, chi odi e chi ti odia muore. E, sopratutto, le tenebre sono belle. Affascinanti. Seducenti. Là è il mio mondo.
Là mando tutte le persone che uccido, là lavoro, là mi riposo, là mi diverto.
Grazie a esse presto sarò vedovo.
Prenderò due piccioni con una fava: mi libererò di uno scemo che mi derubava e di mia moglie.
Grande.
Carlo mi telefona, dice che stà arrivando con Donato.Bene, ho fretta di ucciderlo, così posso mettere fine anche a questa stupidaggine del matrimonio. Tutto sommato dovrei ringraziare Donato: il fatto che mi abbia derubato di molto denaro mi stà dando grandi vantaggi. Posso far ricordare a tutti chi è che comanda qui, per un boss della mafia del mio calibro questo è importante, far ricordare a tutti che nessuno può fare il furbo con me. E ho un pretesto per accoppare quella sciaquetta di Ambra, mia moglie.
Donato è un pò un corriere, prende i soldi degli allibratori e li porta in ufficio, li dà a Carlo, il mio segretario. Un pò è proprio grazie a Carlo se ho scoperto che Donato mi derubava: va da alcuni allibratori per sbrigare delle pratiche e, già che c'è, chiede quanto hanno fatto. Dal momento che non era necessario che tornasse in ufficio quel giorno e che io ero nei paraggi, per il resoconto di quello che ha concluso con gli allibratori ci incontriamo in un bar. Lì mi dice la somma che hanno fatto gli allibratori. Poi torno in ufficio, dove trovo Donato che parla con Ambra. Una discussione innocente. Lui mi dà i soldi che ha preso e se ne va. Peccato che sono meno di quanto Carlo mi ha detto. Faccio delle telefonate agli allibratori e gli chiedo quanto hanno fatto la settimana precedente. Io ho ricevuto di meno. Era chiaro che quel babbeo mi stava derubando, e in una maniera molto poco intelligente. Avrei potuto ucciderlo subito, ma mi venne un'idea. Avevo beccato Donato da solo con mia moglie. Non facevano nulla di male, però io ero l'unico a saperlo, e sono potente: se dico che Ambra mi tradisce con Donato tuti mi crederanno. Avrò il diritto di ucidere entrambi. E sarebbe pure ora, non sopporto più di essere sposato a quell'idiota.
Non sopporto più di essere sposato e basta. E' per una fottuta questione di cosìdetto "buon gusto" se lo sono, è perchè sono un capo importante, prestigioso nell'ambiente, e quindi non è accettabile il fatto che sia scapolo, devo avere una moglie. E fra tutte le mogli che la mia famiglia mi poteva dare, proprio Ambra mi doveva capitare? E' una rompicazzo patentata, non posso sbattere le palpebre che ha da ridire, non ho più un attimo di pace, critica ogni cosa che faccio, viene a parlarmi di fesserie quando sono occupato in cose importanti. E spende, spende troppo. Già di per sè il matrimonio è una gabbia che non ti permette di divertirti, di fare la bella vita, di avere un sacco di donne come si converrebbe ad un vero uomo come me, sano e robusto. E Ambra la rende ancora più soffocante questa gabbia, lei mi controlla, non mi dà respiro, pretende di essere informato di tutto quello che faccio, anche se vado solo a spedire una lettera;e nemmeno facciamo vita mondana, non è che usciamo, per lei la serata ideale è quella passata a casa, e così non vado mai a nessuna festa; a letto poi è una delle peggiori sciaquette che abbia mai incontrato; e non posso parlare di tenebre e sull'oscura natura umana che lei urla perchè s'inquieta. Adesso basta, sono arrivato al limite, voglio tornare alla bella,vecchia vita. E' ora.
Ho fatto passare una settimana e ho fatto in modo che Donato trovasse ancora solo mia moglie in ufficio e sono solo io a trovarli. Come previsto, Donato si è di nuovo tenuto un bel pò di bigliettoni. A questo punto faccio spargere la voce: Donato deruba il boss. E non solo. Faccio dire pure che quando mi portava i soldi, lo trovavo solo con Ambra. Adesso Carlo suona alla mia porta. E' accompagnato da due gorilla e ha Donato nel bagagliaio. Dico ad Ambra di venire con noi. Lei naturalmente non vuole, allora la picchio e, adesso che ci sono i miei uomini, comincio la sceneggiata del marito cornuto che ha trovato la moglie con l'amante: urlo che l'ho trovata a letto con Donato, che è una puttana, che Donato è il suo amante eccetera. Recito bene, i ragazzi sono sgomenti, guardano la scena prendendo per vero ciò che dico. Bene. Carichiamo Ambra in macchina e andiamo.
E' sera, anzi ormai è notte, l'ideale per eliminare chi odi, le tenebre ti avvolgono e fai meglio il tuo lavoro. Arriviamo in campagna, fino a una radura piena di grossi buchi, profondi una decina di metri, è qua che si trovano molti miei nemici, molti di quei fessi che hanno cercato di farmi la pelle. Sono stato io a farla a loro.E ora i loro cadaveri si trovano qua dentro.Nei loro fondi oscuri.
Porto Donato e Ambra al bordo di uno di questi. Dico quello che gli stò per fare, il motivo per cui lo stò per fare. Naturalmente partono i Mi Dispiace e i No Non è Vero.
Donato dice che ne aveva bisogno, che se lo risparmiavo avrebbe fatto qualsiasi cosa e vaccate varie. Ambra dice che non mi ha mai tradito, che non l'ha mai fatto.E' da lei che voglio iniziare: le sparo nella spalla e lei urla, anche io urlerei, per la gioia.Altra spalla altro proiettile. La gambizzo. Poi le sparo nella pancia e lei cade all'indietro nel pozzo. Giuù nel pozzo. Poi tocca a Donato che si prostra ai miei piedi, ma i miei uomini lo tirano su e io gli sparo nella testa e lui muore.Poi lo mando giù dietro ad Ambra, giù nelle tenebre. Là essi spariscono, là le tenebre se li tengono per sempre e là si dissolvono, e il mondo diventa più bello.


continua...

Nessun commento:

Posta un commento